LA STORIA
Siamo nel pieno della Sicilia, ben radicati nelle sue terre, strati di storia, strati di umori e di sapori. Ma siamo lontani dagli stereotipi che riguardano la più feconda isola italiana, nota per i suoi vini forti e decisi. Vino Lauria intreccia una tradizione familiare che dura da generazioni a una sapienza contemporanea e ricercata nell’arte di vinificare. Nasce da una conoscenza profonda e capillare dei terreni siciliani, ma anche dalla capacità creativa di giungere ad accostamenti felici (e mai osati) tra le uve. Verso l’equilibrio e la leggerezza, oltre l’insistenza di certe note troppo tipiche del vino nel Sud Italia.
L'AZIENDA
Al centro dell’azienda Vito Lauria che, laureato in Enologia e Viticultura, attinge al “sapere” domestico quanto al valore della sua specializzazione: i gesti di cura che per il vino aveva suo nonno, sono attualizzati dentro una produzione attenta, biologica, consapevole, capace di incontrare un gusto vario, internazionale, in evoluzione.
IL TERRITORIO
Terre d’argilla per i rossi, terre calcaree per i bianchi, colline dolci e ventilate attorno ad Alcamo, non lontano da Palermo. Vino Lauria è frutto di uno sguardo innamorato alle proprie origini, per sondarne e reinterpretarne ricchezze e peculiarità. Uno sguardo che va oltre la retorica, per trovare prodotti innovativi e veraci.
GRILLO
La vigna del Grillo, che ha dato i natali al celebre Marsala, cresce da sempre nelle terre piane, calde e placide attorno a Trapani. La sua recente “migrazione” verso Alcamo (40 chilometri a ovest di Palermo), e il suo approdo felice alle colline – alture di 600/700 metri esposte a nord – segna una piacevole evoluzione dei suoi aromi. Più agrumato e fresco, sia al naso che al palato, dorato con curiosi riflessi verdognoli intriganti alla vista, il Grillo traduce perfettamente l’incontro con queste nuove terre di Sicilia portando con sé le note tropicali dell’ananas, quelle lievemente acri del pompelmo, quelle erbacee della salvia e della menta.
COSTABISACCIA
Costabisaccia è una vigna di 30 anni esposta a nord nelle colline che circondano Grisì, situata a 600 metri slm dà un vino di grande equilibrio, sapido e longevo tra le migliori espressioni di catarratto, vino mai facile da “addomesticare”.
FONTANEBIANCHE
Nel nome porta il colore delle terre bianche che lo “crescono”, stranianti e ondulate distese calcaree dove prospera il vitigno del Catarratto, tra i più tipici e in uso in Sicilia. A queste uve, il vino FontaneBianche accosta con intelligenza e discrezione un tocco di Zibibbo. Se il Catarratto figlio di terre magre e calcaree porta a un vino sottile, con una lieve nota di mandorla amara, il tocco di Zibibbo giunge, delicato, e lo addolcisce appena. Il risultato è fresco e leggero.
SOLERTE
In pochi, e da pochi anni, hanno iniziato la vinificazione secca delle Zibibbo. Vito è tra questi. Il suo Solerte, frutto di uve “eleganti” cresciute nei terreni calcarei attorno a Salemi, è un vino molto profumato, floreale, ma mai stucchevole. È un vino naturale, come l’Alacre, con cui condivide anche la sorte di una curiosa denominazione, perfettamente in linea con il tono giocoso dell’immagine di Vino Lauria. Dalla fantasia dei nomi al disegno delle etichette, fino al sorriso di Vito stampato sui tappi.
ROSÈ (DI ZIO PAOLO)
FRAPPATO
Sebbene di poco, potrebbe dirsi lo “straniero” tra i vini di Lauria: l’unico che non “cresce” intorno ad Alcamo, ma si nutre di terreni siciliani sabbiosi, non distanti dalle spiagge di Scoglitti, nel Ragusano.Ed è a queste terre “magre” che deve il suo colore gradevolmente debole e la sua leggerezza. Di uve “rare” che un tempo erano coltivate solo per la tavola, noto in passato come il vino dei nobili, “parla” di ciliegia, erbe aromatiche, pepe bianco. L’estate è la sua stagione..
NERELLO MASCALESE
Suscita sempre stupore e curiosità il nerello mascalese prodotto nell’ovest della sicilia, ma fino a 40 anni fa era l’unico vitigno a bacca rossa che si trovava in zona! Caratterizzato da un tannino meno ruvido rispetto al “cugino” dell’Etna, ha maggiore freschezza e aromaticità anche grazie a vinificazioni specifiche per le sue caratteristiche..
ALACRE
Tra i vini di Lauria il più strutturato, l’Alacre riposa per un anno in botti in legno crudo di rovere guadagnando così in maturità. Il Nero d’Avola delle sue uve – che crescono forti in terreni altamente argillosi – ne nutre intensità e complessità. Di color rosso, carico, si caratterizza per un’acidità bilanciata, reca piacevoli “indizi” di frutta macerata e si giova, singolarmente, dei suoi tannini leggermente aggressivi.
ZIO PAOLO
Capostipite. Zio Paolo è il primo che Vito ha scelto di vinificare e porta il nome, curioso, del vigneto – di terre ampie e pianeggianti attorno ad Alcamo – che sta alla sua origine. Un Nero d’Avola (100%) che, a differenza dell’Alacre figlio delle stesse uve, risulta meno complesso e più fresco al palato. Molto fruttato al naso, reca note di fragola e frutti di bosco.
QUARANTASARME
Nella “squadra” dei vini di Vito è il fuoriclasse. Il più raro e prezioso. Nasce dal monitoraggio attento 40 sarme (circa 80 ettari) di vitigno Perricone tra Alcamo e Campo Reale. Vito osserva le viti crescere, ogni anno, ma solo quando raggiungono la qualità sperata sceglie di vinificare. Il risultato è piacevolmente austero: un rosso elegante, per palati fini e maturi.
MARSALA VERGINE
Di nome e di fatto. È il vino più legato alla storia della famiglia Lauria e si rinnova in un ciclo perpetuo che dura dal 1978. Fu allora che il padre di Vito lo chiuse nella prima botte, la stessa da cui si attinge, la stessa che ogni anno si ricolma con vino nuovo. Denso di ricordi e di aromi dolci, il Perpetuo arriva in tavola alla fine del pasto. Porta il suo colore ambrato, un’ombra lieve di castagna, note di mandorla e carruba..
RADICE
Vino ottenuto da un vitigno trentennali situato a 600 mt nel versante nord del monte Bonifato. I 15 giorni di macerazione ci permettono di ottenere un bianco di lungo invecchiamento.